Difficoltà delle piste da sci: blu, rosse e nere

21 Lug 2021 | Piste e Comprensori

Le piste da sci si differenziano in base alla loro difficoltà, in tutti gli Stati esistono metodi per classificarle, con relativa cartellonistica per informare gli sciatori.

Non esiste una normativa unica per classificare la difficoltà delle piste, sebbene almeno in Europa tutti gli Stati, esclusi quelli scandinavi, hanno un sistema di classificazione abbastanza simile soprattutto per quanto riguarda i tre classici livelli di difficoltà che tutti conoscono (blu, rosse e nere). Come vedremo, esistono delle differenze nei diversi paesi, sia per quanto riguarda i livelli di classificazione, sia per quanto riguarda la tipologia di piste, per esempo riguardo il fatto che vengano o meno battute.

La segnaletica delle piste da sci è stata elaborata e normata dall’UNI (norma UNI 8137:2003) e prevede cartelli con un cerchio colorato in base alla difficoltà della pista, questi cartelli essendo normati li troviamo identici in tutti i resort sciistici. Anche le caratteristiche delle piste sono normate, in base alla pendenza longitudinale e trasversale del pendio.

Anche in Austria e Germania la difficoltà delle piste è normata rispettivamente tramite le norme ÖNORM S 4610 f, e DIN 32912.

Capire la pendenza in gradi e percentuali

Le pendenze delle piste da sci sono indicate tramite una percentuale, che indica il rapporto tra la distanza percorsa in orizzontale e il dislivello.

Per capire di cosa sto parlando, immaginiamo che la pista sia l’ipotenusa di questo rettangolo, a è l’angolo che indica la pendenza della pista, L la distanza percorsa in orizzontale, Q il dislivello. La cosiddetta “pendenza topografica” è il rapporto espresso in percentuale (cioè moltiplicato per 100) tra il dislivello Q e la distanza percorsa in orizzontale L, che è pari alla tangente dell’angolo a.

Per passare dalla pendenza in gradi a quella in percentuale, dunque, dobbiamo dotarci di calcolatrice scientifica e calcolare la tangente della pendenza espressa in gradi, e moltiplicarla per 100.

Di seguito trovate alcuni di questi valori, come vedete una pendenza del 100% non è una parete verticale come si potrebbe pensare, bensì equivale ad una pendenza di 45 gradi, che è già estremamente ripida, e che non troveremo mai sulle piste da sci (ma fuoripista sì!).

Di seguito riporto qualche esempio di pendenza in gradi e il corrispettivo in percentuale:

  • pendenza di 10 gradi = 17%
  • pendenza di 20 gradi = 36%
  • pendenza di 30 gradi = 58%
  • pendenza di 35 gradi = 70%
  • pendenza di 40 gradi = 83%
  • pendenza di 45 gradi = 100%
  • pendenza di 50 gradi = 119%

Le piste verdi esistono ancora?

Le piste verdi sono quelle per principianti, presentano pendenze inferiori rispetto alle piste blu. In Italia non esistono più da quando è stata utilizzata la nuova normativa UNI, tuttavia in altri paesi, come Francia, Spagna, UK e Polonia, esistono ancora.

Le piste blu

Le piste blu sono caratterizzate da una pendenza longitudinale e trasversale inferiore al 25%, salvo per brevi tratti dove può essere maggiore.

Sono dedicate agli sciatori meno esperti, ma anche agli sciatori esperti per eseguire lavori specifici di tecnica che richiedono basse velocità e pendenze dolci. Non sempre sono adatte ai principianti, per i quali esistono delle piste blu “specifiche”, molto meno pendenti: i campi scuola.

Le piste rosse

Le piste rosse hanno una pendenza che non può superare il 40%, ad eccezione di brevi tratti e solo su terreno aperto.

Sono le piste più amate dagli sciatori, quelle più frequenti nella maggior parte dei comprensori. Tra le piste rosse possiamo trovare piste piuttosto facili, non molto più difficili delle blu, ma anche delle “quasi nere”, piuttosto ripide, quando si avvicinano al 40% di pendenza.

Se le condizioni della neve non sono troppo difficili, ovvero se il fondo è battuto e non ghiacciato, la maggior parte delle rosse sono fattibili da tutti gli sciatori che abbiano superato lo stadio di principiante.

Le piste nere

Le piste vengono classificate nere quando hanno pendenze che superano il 40% per tratti non troppo brevi. Le pendenze massime che raggiungono queste piste sono pari all’80%, anche se si tratta di eccezioni: solitamente le nere hanno pendenze intorno al 50-60%.

In alcuni paesi, come la Francia, le nere raramente vengono battute, per la gioia degli amanti del fuoripista, in altri paesi come l’Italia e l’Austria, anche le nere vengono sempre battute, spesso con l’aiuto del verricello a causa della forte pendenza.

Spesso accade che i tratti più ripidi delle piste nere abbiano anche fondi molto impegnativi, vista la difficoltà di battere queste piste e anche perché gli sciatori spesso su questi muri si limitano a fare curve con vistose sbandate, che tendono ad asportare la neve scoprendo la neve dura sottostante.

Le nere più facili sono poco più che piste rosse, mentre quelle più difficili possono mettere alla prova anche sciatori esperti, soprattutto se il fondo è ghiacciato. Queste piste molto difficili vengono in genere indicate con una cartellonistica particolare, posta all’inizio della pista e impossibile da non vedere, perché tramite reti si obbliga lo sciatore a passare in prossimità di questi cartelli, che indicano che la pista è adatta solo agli sciatori esperti.

Le piste più ripide in Italia sono la Pancugolo di Madonna di Campiglio, la 37 Maison Blanche di La Thuile, la Deborah Compagnoni di Santa Caterina Valfurva e la Mitterling di Jochtal-Gitschberg, tutte con pendenze massime pari o superiori al 75%.

In Europa la pista più ripida in Europa è in Francia, si tratta della Grand Couloir di Courchevel (80% di pendenza), ma non viene battuta dai gatti delle nevi. La pista battuta più ripida d’Europa è la Harahiri di Mayrhofen, in Austria, con il 78% di pendenza massima.

Se le pendenze massime che trovate in pista vi sembrano già assurde, considerate che fuoripista si va ben oltre. Dai 40 gradi in su (83% di pendenza) si parla di “sci ripido” (o sci estremo): i pendii fino ai 50 gradi (119%) sono affrontabili da molti sciatori, ma solo in pochi specialisti arrivano ai 55-60 gradi dei pendii più estremi.

Classificazione delle piste in Italia e all’estero su wikipedia

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