Lo skiroad è un prodotto tutto italiano, prodotto dall’azienda Maplast di Potenza Picena, specializzata nella produzione di prodotti in plastica.
Si tratta semplicemente di un telaio, del tutto simile a quello dei pattini in linea, che al posto della scarpetta monta una piastra di plastica, adatta per essere collegata agli scarponi da sci. L’attacco è costituito da un supporto posteriore per il tacco dello scarpone, e da un aggancio anteriore, del tutto simile a quello utilizzato per gli snowboard “hard” e per alcuni modelli di snowblade.
Modelli
In commercio, attualmente, trovate 6 modelli di skiroad, di cui due dedicati ai bambini.
Tuttavia, possiamo dividere gli skiroad in due “famiglie”: quelli autosterzanti, e quelli “classici“.
I primi non sono fatti come i classici pattini in linea, ma presentano due ruote anteriori accoppiate, divergenti tra di loro, che ne determinano il comportamento autosterzante. Quando il carrello viene inclinato, toccano a terra le ruote posteriori e una sola delle due ruote anteriori, che essendo divergente, fa percorrere al pattino una traiettoria curvilinea. Lo stesso accade quando si inclina lo skiroad dalla parte opposta. L’effetto autosterzante è regolabile tramite delle viti poste anteriormente, in corrispondenza delle ruote accoppiate.
Ho testato personalmente un paio di questi prodotti e li ho trovati più macchinosi e meno performanti, rispetto a quelli classici, con le ruote in linea. Lo stesso Andrea Mancinelli, titolare dell’azienda, mi ha confermato che questi prodotti sono più adatti ai principianti, a chi non sa pattinare e non è molto bravo sugli sci (chi è bravo a sciare, impara molto velocemente a pattinare e anche ad andare sugli skiroad).
I modelli classici, quelli con il carrello con le ruote in linea, sono del tutto simili ai pattini, con la differenza che possiamo calzarli con i nostri scarponi da sci.
DifferenzE con i pattini
Lo skiroad è del tutto simile a un pattino, perché il carrello che monta è di fatto un telaio da pattino in linea. Uno dei prodotti, il Turnaround, monta un telaio Boen (un’azienda marchigiana che produce pattini in linea) in alluminio, per la precisione si tratta di un telaio a 5 ruote, utilizzato dai pattinatori per il downhill.
Da qui in avanti, parlerò solamente degli skiroad con le ruote in linea, ovvero del Turnaround (telaio in alluminio Boen) e Carbon Gold 5 (telaio in plastica mista a carbonio, realizzato dal produttore). Ho testato personalmente entrambi i prodotti e posso dire che sono del tutto simili, il Turnaround è solo un po’ più alto da terra, cosa che lo rende un po’ più adatto ai pattinatori/sciatori più evoluti.
Io ho iniziato a pattinare nel mese di Aprile del 2020, e nel mese di Luglio sono diventato Maestro Roller della FISR (Federazione Italiana Sport Rotellistici). Mi alleno regolarmente con i pattini, dedicandomi però quasi esclusivamente allo skate to ski, alla simulazione del gesto dello sci. Se vuoi approfondire, ti rimando alla playlist del mio canale dove tratto l’argomento in modo approfondito.
Le differenze principali dello skiroad, rispetto al pattino, riguardano essenzialmente il fatto che la caviglia nel pattino è relativamente libera, e quindi può eseguire liberamente i movimenti di flessione plantare e dorsale (può inclinarsi avanti e indietro) e di pronazione e supinazione (può inclinarsi lateralmente). Lo scarpone limita fortemente questi movimenti.
Questo determina un vantaggio sostanziale, se li utilizziamo in funzione dello sci, perché il movimento di angolazione di anca e ginocchio, quando utilizziamo lo skiroad, è più simile a quello dello sci, rispetto a quando utilizziamo il pattino.
Per contro, il pattino ci consente di muovere maggiormente la caviglia, insegnandoci la sua importanza, cosa che con lo scarpone è difficile da fare. Molti sciatori di livello medio non muovono la caviglia, o lo fanno molto poco, perché la sentono bloccata all’interno dello scarpone. Con il pattino si impara ad utilizzarla. Anche perché se non lo si fa… Sono dolori. Infatti i pattini, proprio perché non forniscono un supporto “solido” alla caviglia e alla gamba nei movimenti avanti e indietro, costringono l’utilizzatore ad affinare le sue capacità di rimanere centrale (vedi articolo su centralità ed equilibrio).
Dal punto di vista pratico, con lo skiroad si possono fare esattamente le stesse cose che si fanno con i pattini. Si può simulare la sciata, lavorare sulla tecnica, eseguire slalom con tracciati più o meno angolati e veloci, su pendenze basse, medie o elevate.
I vantaggi dei pattini riguardano sicuramente la versatilità, perché con gli skiroad si fanno le curve e basta, non ci si mette di certo a pattinare in modo tradizionale, e la comodità, perché sono più leggeri e quindi nelle risalite si fa meno fatica.
Quanto costano
Il costo degli skiroad varia da 200 a 250 euro circa, per i dettagli consiglio di rivolgersi direttamente al produttore, i contatti li trovate sul sito internet.
Il costo delle ruote è tutto sommato abbastanza limitato, visto che un treno da 8 di Roxa Super Contest da 84 mm, quelle montate sul Carbon 5, si trovano a 36 euro.
COME APPROCCIARSI AGLI SKIROAD
Personalmente, sono passato dai pattini agli skiroad senza particolari problemi. Mi ci sono trovato immediatamente bene, e dopo pochi allenamenti posso dire che li preferisco ai pattini, soprattutto a ridosso degli allenamenti con gli sci.
So per certo che sciatori di medio livello (livello 5) che già praticano lo skate to ski con i pattini, non hanno avuto alcun problema, passando agli skiroad.
Anche gli sciatori di livello alto o medio alto non dovrebbero avere problemi ad utiizzare gli skiroad, anche senza esperienze pregresse con i pattini.
Per quanto riguarda gli sciatori di medio o basso livello, credo che la cosa migliore per approcciarsi agli skiroad, sia quella di iniziare con i pattini in linea, per poi passare agli skiroad. Imparare i rudimenti del pattinaggio, e poi le tecniche per curvare con i pattini e quindi simulare il gesto dello sci, penso che sia la strada giusta per poi utilizzare con profitto gli skiroad.
Continuate a seguirmi su Youtube, sicuramente produrrò altro materiale su questi strumenti che trovo molto divertenti, e anche molto utili in funzione delle nostre uscite sulla neve.
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