- infortuni frequenti: ginocchio
- infortuni frequenti: spalla, mano e pollice
- imparare a cadere per prevenire gli infortuni
- VIDEO: COME CADERE PER EVITARE GLI INFORTUNI
- VIDEO: IL POLLICE DELLO SCIATORE
Per evitare di cadere sugli sci la tecnica e soprattutto la cosiddetta “dimestichezza” sono importanti e quindi è bene cercare di migliorarli, tuttavia questi aspetti richiedono anni di allenamento. Forse non tutti sanno che esiste una cosa che possiamo fare da subito, cioè quella di capire che c’è modo e modo di cadere: se lo facciamo in modo corretto, possiamo evitare di incappare in un infortunio, o quantomeno ridurne di molto l’entità.
Gli infortuni più frequenti sugli sci sono quelli alle ginocchia, alle spalle e alla mano (soprattutto al pollice). Prima di capire come cadere per evitarli, è importante comprendere le dinamiche che portano a questi infortuni.
Infortuni alle ginocchia
Gli infortuni al ginocchio rappresentano circa un terzo di tutti gli infortuni e le strutture che si lesionano sono soprattutto il legamento crociato anteriore, il legamento collaterale mediale e i menischi, che nella peggiore delle ipotesi si lesionano tutti insieme in quello scenario che gli anglosassoni chiamano “unhappy triad”.
Il legamento crociato anteriore (LCA) si lesiona con una dinamica chiamata “phantom foot“, che consiste in una caduta all’indietro, su una sola gamba, dove il ginocchio soggetto a lesione si piega oltre i 90 gradi ed essendo sotto carico, l’LCA subisce un carico che può facilmente superare quello di rottura (vedi immagine in testa all’articolo). Questo tipo di dinamica si verifica quando:
- lo sciatore tenta di rialzarsi dopo una caduta prima di essersi fermato;
- tenta di recuperare l’equilibrio dopo averlo perduto;
- si siede sulle code degli sci dopo aver perso il controllo.
Può anche accadere nella fase di atterraggio di un salto, quando si perde l’equilibrio in fase di volo e istintivamente si estendono le gambe: l’atterraggio sulle code a gambe estese mette in serio pericolo l’LCA a causa della tensione notevole a cui viene sottoposto.
La lesione del legamento collaterale mediale (LCM) è causato dalla torsione della gamba esterna. Può avvenire quando lo sciatore principiante cade accavallando gli sci, oppure nella posizione a spazzaneve, con il ginocchio intraruotato. In questa posizione avviene una sollecitazione in trazione del LCM che può superare il carico di rottura. Questo infortunio lo si può evitare cercando di rimanere sufficientemente lontani dalla velocità critica, che l’allievo non è in grado di gestire, ed evitare di sciare quando i quadricipiti sono ormai affaticati e non più in grado di gestire gli aumenti improvvisi del carico.
La lesione del LCM può anche avvenire nello sciatore avanzato, durante una “spigolata“, ovvero una situazione nella quale la lamina vincola in modo repentino e indesiderato nella neve, comportando un cambio di direzione violento dello sci che se non gestito rapidamente con la contrazione del quadricipite, può portare alla rottura del legamento.
Infortuni di spalla, braccio e pollice
Quando cadiamo, istintivamente appoggiamo il palmo della mano a terra e questo può comportare una sollecitazione molto importante a livello del pollice, del polso e della spalla.
Per quanto riguarda il pollice, un infortunio molto frequente, chiamato non a caso il pollice dello sciatore, è la lesione del legamento collaterale ulnare, che se completamente rotto richiede un intervento chirurgico (vedi video).
Quando appoggiamo il palmo a terra, in genere lo facciamo mettendo la mano dietro al corpo, questo provoca una forte sollecitazione che può far lussare anteriormente la spalla. In alcuni casi la stessa dinamica di caduta può causare la frattura dell’omero, così come la frattura delle ossa del polso, infortunio che tuttavia riguarda può frequentemente gli snowboarder.
Imparare a cadere per prevenire gli infortuni
Oltre a una buona tecnica, che però richiede molto tempo per essere appresa, è importante avere una buona preparazione atletica e in particolare alti livelli di forza, che comportano anche un irrobustimento di tendini, ossa e legamenti, che avranno un carico di rottura più elevato e si lesioneranno quindi con minor probabilità.
In caso di perdita di equilibrio, lo sciatore si trova nella condizione di decidere se optare per la caduta a terra o il tentativo di recupero: questa decisione va presa in pochi decimi di secondo e con molta decisione e più si va veloci, minore sarà il tempo per decidere.
Durante la caduta, è molto importante focalizzare l’attenzione su alcune parti del corpo, cercando di mantenerle in posizioni opportune. Se si riesce a seguire le istruzioni che riporto di seguito, si potrà ridurre di almeno il 50% la probabilità di infortunarsi.
- Mantenere i piedi uniti.
- Non distendere le gambe, mantenere le ginocchia piegate.
- Non tentare di rialzarsi mentre si è ancora in movimento. Se possibile, aspettare di fermarsi completamente.
- Non atterrare sulle mani. Mantenere le braccia in alto e in avanti.
Per riuscire a mettere in pratica questi movimenti è bene averli sempre bene in mente, e nel momento in cui si perde l’equilibrio e si cade, focalizzare l’attenzione immediatamente sulle braccia (tenerle alte e avanti!), i piedi (tenerli vicini!) e le ginocchia (tenerle piegate!). Ovviamente non è né semplice, né sempre possibile, ma come si suol dire, mai come in questo caso, tentar non nuoce!
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